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13 gennaio 2011


Alluvioni in Brasile: i bambini sostenuti non sono stati colpiti.


È salito a 335 il bilancio delle vittime delle alluvioni che stanno devastando da martedì il sudest del Brasile. Le città più colpite sono tre: Teresopolis, a 100 km da Rio de Janeiro, dove sono morte un totale di 146 persone, i soccorsi sono ostacolati dal fango ed è stato decretato lo stato di emergenza, Nova Friburgo dove i morti fino ad ora accertati sono 155 e Petropolis, dove Solidaria collabora con il Centro Terra Santa. Qui vittime sono 40 e la città è accessibile solo in elicottero.

Abbiamo provveduto a contattare telefonicamente il nostro referente locale, Padre Diego, il quale ha affermato che i bambini sostenuti e le loro famiglie stanno bene ed ha inviato inoltre un email, riportata di seguito.



Il presidente Dilma Rousseff ha stanziato 780 milioni di dollari per i soccorsi nelle regioni colpite. In poco più di 24 ore, sullo stato di Rio de Janeiro sono cadute l'84% delle precipitazioni previste per l'intero mese di gennaio: un vero e proprio diluvio che ha provocato allagamenti, frane, smottamenti con un bilancio che sale di ora in ora. Tredici le vittime anche nello Stato di San Paolo. Il governatore di Rio de Janeiro ha chiesto al governo l’intervento urgente di squadre militari esperte nei soccorsi e di aerei in grado di mettere in sicurezza la popolazione.

Il ministro della difesa, Nelson Jobim, è sconfortato: "In alcuni punti sembra uno scenario di guerra. Quello che abbiamo visto è un panorama desolante, provocato dalla violenza dell'acqua e dalle frane delle colline, che hanno fatto morti e danni gravi alle strade, le abitazioni e le infrastrutture della zona. Delle aree che abbiamo sorvolato intorno ai municipi di Petropolis, Teresopolis e Nova Friburgo, riteniamo che la situazione peggiore sia quella di quest'ultimo centro. Molte zone rurali di Nova Friburgo sono rimaste isolate. In questa prima fase punterà soprattutto a dare più rapidità e agevolare l'arrivo degli aiuti e l'avvio della ricostruzione."

16 dicembre 2009

Una visita gradita dal Brasile: Fra Diego Melo


Abbiamo ricevuto la visita gradita di Fra Diego Melo, il referente del programma di sostegno che abbiamo attivato in Brasile con il Centro Terra Santa di Petropolis, in Italia per un periodo di studio.
Pur se breve, l' incontro è stato utile per fare visitare a Fra Diego la nostra sede e definire gli aspetti organizzativi del programma di sostegno che, attualmente, riguarda oltre un centinaio di minori. Solidaria sostiene il centro Terra Santa dal 2006.

Ecco Fra Diego in posa con i collaboratori di Solidaria






20 febbraio 2009

News dal Brasile; scuola e carnevale



Frei Diego, come di consueto, ci ha inviato alcuni aggiornamenti sul Centro Educativo Terra Santa: il ritorno a scuola e il carnevale brasiliano.



L’allegria del ritorno a scuola

Dopo un meritato periodo di ferie, il ritorno a scuola è stato marcato dall’allegria di tutti noi: frati, insegnanti, educatori, funzionari e soprattutto bambini.
Il nostro Centro Educativo infatti ha vita solo quando i corridoi sono pieni. Vi era l’allegria degli alunni che ritornavano dai loro compagani di classe e la curiosità, ma anche l’ansietà, di quelli che iniziavano la scuola per la prima volta. Abbiamo accolto tutti con affetto e stando vicino a quelli che, per la prima volta, iniziavano una nuova tappa della loro vita.
I nostri insegnanti affermano che è importante stabilire vincoli di amicizia tra gli insegnanti e gli alunni che iniziano la scuola per la prima volta, in modo da privilegiare in loro fiducia nonchè sviluppo cognitivo ed emotivo.
Il primo giorno di scuola è sempre un periodo di allegria e non è stato possibile il silenzio nelle aule. Tutti avevano qualcosa da raccontare. Tutti volevano condividere le proprie avventure. Sono state molte le novità accadute durante le vacanze così come sono stati molti i giochi. Insomma, tutti erano ansiosi di ritornare a scuola! Le chiacchere sono poi continuate all’ora del pranzo, tanto che quasi non si avvedevano del piatto che avevano davanti. I nostri insegnanti hanno poi iniziato le loro attività incentivando gli alunni a scrivere o disegnare qualcosa di ciò che avevano svolto durante le ferie.




È Carnevale in Brasile !

Dall’inizio di febbraio si sente in tutto il Brasile il battere dei tamburi, gli strumenti che agitano le folle durante il periodo del Carnevale e che segnano l’arrivo dell’allegria e delle danze per le strade, come accade tutti gli anni nel nostro Paese.
Il nostro Centro Educativo Terra Santa non poteva naturalmente essere da meno e, con lo stesso spirito che coinvolge tutti i brasiliani, i nostri bambini si sono vestiti in modo adeguato per dimostrare che, come autentici brasiliani, anche loro sanno ballare la samba!
Abbiamo comunque approfittato del Carnevale per fare svolgere, agli alunni più grandi, ricerche su questo tema, in modo da far loro conoscere qualcosa in più sulla storia di questo evento culturale, caratteristico del nostro Paese.


Concludo mandandovi alcune fotografie e ringraziandovi come sempre per il vostro sostegno.

Un abbraccio e Buon Carnevale!

Frei Diego


22 luglio 2008

Memorie di un volontario a Petrópolis (Parte I)


Ciro Di Fiore




Dopo la lunga notte sull´oceano ecco Rio che appare all`improvviso con le luci delle sue sterminate periferie. Cerco dall`oblò il Cristo Redentor ma non lo vedo. Quando esco sulla strada con le gambe anchilosate mi guardo intorno un po`spaesato.Una ragazza ne approfitta per offrirmi il radio taxi, ma scopro che costa quasi il doppio del taxi normale. Subito concordo con un tassista una corsa fino a Botafogo per poche decine di euro. Dal finestrino guardo le buie strade della periferia deserta immaginandomi a ogni angolo rapinatori armati. In realta´ la situazione non e`cosi`tragica. Per tre giorni faccio il turista tra i quartieri borghesi di Ipanema, Leblon e il Corcovado. Passeggio tra la spiaggia di Copacabana e quella di Flamengo. Grattacieli e villette, vivaci mercati all`aperto e mostruosi centri commerciali con tanto di multisale incorporate. Sotto i ponti decine di meninos de rua, per la stragrande maggioranza tranquilli. La notte vado a Lapa. Uno spettacolo unico: una immensa fiumana di giovani che balla scatenata ad ogni angolo di strada, nei bar, nei locali. Sabato sera faccio una capatina a Santa Teresa, uno dei quartieri dove mi dicevano ci sarebbe piu` vita notturna, ma mi sorprendono le strade buie e deserte. La mattina del quarto giorno parto per Petropolis. Alla stazione degli autobus di Rio per fortuna e´ il giovanissimo frei Alvaci che mi riconosce per primo. Faccio il viaggio in bus in sua compagnia. In un ottimo italiano mi spiega finalmente da vicino il lavoro che ci aspetta, parlandomi anche della situazione del Brasile e dell´infanzia. Un´ora e mezza e siamo a Petropolis. Nel convento dove studio` Leonardo Boff ci sono ora una quarantina di frati, ma molti a Luglio sono in giro per il Brasile. Miei vicini di stanza sono frei Alvaci e Cleber, frate atleta assai allegro. Sono loro i piu` giovani del monastero. La mattina vado a correre um po` con frei Cleber, che mi parla um po` della sua vocazione. Il pranzo e` buonissimo. Petrópolis e`una moderna citta turística, sembra quasi europea. Una bella citta` dove i ricchi di Rio vengono a passare i week-end nelle loro seconde case. Molti non sanno nemmeno dell´ esistenza delle favelas, abitate per la maggior parte dai neri. I pomeriggi successivi vado com frei Alvaci a fare delle passeggiate. Il giorno dopo andiamo a visitarla. In realta` qui la favela si chiama “comunidade”. Ci sono molti volontari che lavorano nel centro “Gente viva”: professoresse, studenti, istruttori, etc. C` e` un ragazzo che impartisce lezioni di capoeira, un altro che insegna karate`, la signora Regina che si occupa dell`organizzazione, il frate Sandro che supervisiona tutto. Io, frei Alvaci e frei Cleber andiamo poi in tutte le case della favela a distribuire i volantini del corso di inglese in cartoni animati. Un` esperienza di grande impatto. Ci accompagnano prima uma ragazza, poi due bambine nere nere. Vivono con dei cagnolini la cui madre non ha il latte e fugge quando i cuccioli si vogliono attaccare. Quando diamo il cioccolatino insieme al biglietto del corso di inglese i bambini sembrano felici. Situazioni di poverta` ma anche di miseria. Cani che ci abbaiano contro. Case fatte in certi casi solo di legno e lamiera. Molte non hanno fogne e acqua corrente. Vecchi semiabbandonati. Malati di mente. Droga. I ragazzini che tornano da scuola rianimano le casette poste ai lati di una lunghissima scala com su` in cima uma chiesetta. Ragazzine rimaste incinta e poi abbandonate guardano malinconiche le scale giu` tenendosi strette il loro bebezinho.Per fortuna il comune tre mesi fa ha costruito dei campi per giocare a cálcio illuminati anche di sera tardi. Qui tutti mi chiamano frei, ma io rispondo che non sono frate. Quando mi presento devo dire “Siro” non “Ciro” perche`”Ciro” e`la pronuncia del termine “Sparo”. La casa dei francescani dove io passero` il mese successivo sta quasi all` estremita` dei gradini. La sera dopo giu`ai gradini facciamo la presentazione del corso di inglese per adulti. Una trentina di persone vi assiste e iniziamo una prima conoscenza. Poi, tra mille scherzi, si fa la riunione direttiva semestrale “e tutto finisce in pizza”.





21 aprile 2008

Sementes na janela

Sementes na janela: questo è il nome dell’iniziativa culturale che il Centro Terra Santa ha realizzato il 16 aprile con il gruppo teatrale “Sementes” composto dagli alunni più grandi del Centro Terra Santa http://www.terrasanta.org.br/

L’iniziativa si è svolta nel cortile del Centro dove il gruppo teatrale si è cimentato nella declamazione di poesie dei grandi autori portoghesi, tra cui Camões, Castro Alves, Fernando Pessoa. Le fotografie riprendono alcuni aspetti dell’iniziativa.
Solidaria sostiene da tempo il Centro Terra Santa: attraverso le adozioni a distanza viene garantito, ad oltre 80 bambini, la frequenza scolastica e l’alimentazione.


15 aprile 2008

Il viaggio speciale di Valentina e Mario



Valentina Lo Presti e Mario Milizia si sono recati in visita al bambino che, attraverso Solidaria, stanno sostenendo in Brasile, nel Centro Terra Santa.
Il viaggio è stato anche un’occasione per visitare la città di Petropolis, dove ha sede il Centro Terra Santa e toccare con mano le contraddizioni di un Paese in cui convivono, spesso in una stessa città, diffuse e profonde situazioni di povertà e di estrema ricchezza.

Frà Diego, responsabile del Centro Terra Santa, ha posto qualche domanda a Valentina e Mario, al termine della loro visita.



Fr. Diego: Cosa sapevate della società brasiliana e cosa pensate dopo questa visita in Brasile?
Valentina: conoscevamo la situazione brasiliana, l’esistenza delle favelas, della loro violenza e delle condizioni igieniche. Tuttavia, tra vedere le immagini sui giornali e vederle nella realtà, vi è una grande differenza. Credo che chi sostenga un bambino a distanza, indipendentemente dall’associazione Solidaria, debba venire qui e rendersi conto di persona di come vivono i bambini.


Fr. Diego: Come avete conosciuto l’associazione Solidaria di Genova con la quale noi abbiamo un rapporto di collaborazione?
Valentina
: tramite internet. Devo dire che non avevo molta fiducia di tutte queste associazioni perchè vi sono stati in passato episodi non molto edificanti. Però, quando ho saputo che eravate francescani, essendo io stessa francescana, ho subito aderito. Qui mi sono resa conto che questa era la realtà.
Mario
: molti approfittano di questi paesi poveri, come il Brasile, per i propri interessi.


Fr. Diego: Dopo averci visitato, cosa pensate di nostro Centro Terra Santa?
Valentina
: Il vostro lavoro è stupendo! E noi possiamo collaborare parlando con i nostri conoscenti, con le famiglie. Da noi vi è un detto: “Dio vede e provvede”. Dio fa in modo che, colui che ha fatto il bene in terra, riceva molto di più in cielo.
Mario
: mi ha colpito il fatto che, nelle favelas che abbiamo visitato, gli abitanti vi considerano amici, vi vogliono bene e vi rispettano. E’ veramente da ammirare il vostro lavoro. E a prescindere dalla religione ci vuole anche coraggio !


Fr Diego: Cosa potete dire ai sostenitori che non hanno ancora avuto l’opportunità di venire a trovarci e conoscere personalmente i nostri bambini ?
Valentina: solo un semplice invito: venite, perchè un abbraccio vale molto più di mille reais. Molto più.
Mario
: è una forte emozione quello che si trova. Molto forte.


Fr. Diego: vi vogliamo ringraziare per esserci venuti a trovare, vogliamo ringraziare Solidaria che si sta sostenendo molto ed i genitori adottivi. Che Dio vi benedica. Vi salutiamo con il nostro detto di “Pace e Bene”.
Valentina
: Grazie a voi. Pace e Bene!
Mario
: Pace e Bene!

17 gennaio 2008

Solidaria incontra Fra Alvaci

L'ultima visita a Fra Alvaci era avvenuta lo scorso anno, quando due collaboratori di Solidaria si erano recati in Brasile, su invito del Centro Educativo Terra Santa di Petropolis. Poche settimane dopo la visita, Solidaria iniziava il sostegno ad un gruppo di bambini ospitati nel Centro Terra Santa. Oggi la collaborazione continua e, grazie ai nostri sostenitori, i bambini inseriti nel programma di adozione a distanza hanno la possibilità di ricevere un'adeguata educazione, assistenza sanitarie e alimentare.
Pochi giorni fa, Fra Alvaci è venuto in Italia ma purtroppo, per i molti impegni e il poco tempo disponibile, non ha potuto visitare la nostra sede. Si sono allora mosse Sabina e Claudia che lo hanno incontrato nella bellissima Chiesa di S. Francesco e S. Chiara.



Con Claudia e Sabina nella Chiesa di S. Francesco e S. Chiara



Per l'occasione Solidaria ha consegnato a Fra Alvaci le lettere dei sostenitori indirizzate ai bambini

9 ottobre 2007

Settimana Francescana nel Centro Terra Santa

Dal giorno 1 al 5 di ottobre si è svolta la settimana francescana nel Centro Terra Santa di Petropolis (Brasile) con cui Solidaria collabora nel sostegno dei minori. Durante l'intera settimana si sono svolti degli eventi per sottolineare la figura di San Francesco e il messaggio che ha lasciato. Ad una di tali iniziative hanno partecipato anche i bambini accolti nel Centro Terra Santa i quali, in un clima di allegria, hanno percorso le vie del quartiere visitando gli abitanti.
Il modello di vita francescano continua oggi ad ispirare milioni di persone anche molto lontane dall’Italia ed è il modello a cui si ispira il centro Terra Santa nell’educare e sostenere i bambini accolti.







29 agosto 2007

Brasile: attività ricreative nel centro Terra Santa

Così come gli italiani anche i brasiliani sono appassionati di calcio. Quando chiediamo ad un bambino brasiliano cosa vuole fare quando crescerà, la risposta sorge spontanea: “Voglio essere un giocatore di calcio come Ronaldo!”.
I bambini ospitati nel centro Terra Santa non sono diversi e per questo vengono organizzate delle attività ricreative che hanno anche lo sport come base. Lo sport è infatti uno strumento per integrare i giovani nella società, in particolare coloro che hanno situazioni familiari difficili.
Nelle immagini alcuni momenti delle attività sportive che vengono svolte nel centro Terra Santa in Brasile.




1 giugno 2007

Festa Giunina del centro Terra Santa



Anche i bambini del Brasile sostenuti da Solidaria nel centro Terra Santa, hanno avuto il loro momento di festa. L’occasione è stata la celebrazione di San Giovanni Battista, Sant’ Antonio, San Pietro e Paolo che si commemorano nel mese di giugno: la “Festa Giunina”. È una festività che trae origine da antiche consuetudini contadine. Nelle città e nei villaggi le persone indossano vestiti tradizionali che richiamano abitudini e stili di vita ormai quasi dimenticati mentre per le strade vengono venduti prodotti brasiliani.
I bambini hanno festeggiato con i professori con una danza tipica.



5 marzo 2007

Carnevale in Terra Santa


In marzo i bambini ospitati nel "Centro Educacional Terra Santa" dei Frati Francescani, hanno festeggiato il Carnevale, la festa più popolare del Brasile. Il Centro Terrasanta garantisce sostegno ai minori di semi internato, ossia durante la giornata secondo il principio dell'accoglienza mentre la proposta pedagogica si basa sui principi etici d'autonomia, responsabilità e della solidarietà.