1 giugno 2011


Haiti: ribassano le stime delle vittime del sisma.

Lo rivela un rapporto commissionato dal governo statunitense, secondo cui i morti furono tra i 46mila e gli 85mila, ben al di sotto del bilancio del governo haitiano, che parla di 316mila vittime. Il documento ipotizza anche che molti di coloro che ancora vivono nelle tende non persero affatto le loro abitazioni nel disastro.

Il rapporto, che ancora non è stato pubblicato, si basa su un documento commissionato da Usaid (l'agenzia del governo Usa che da 40 anni distribuisce gli aiuti umanitari per conto di Washington) e attinge i dati da un censimento porta a porta condotto per 29 giorni esattamente un anno dopo il sisma, nel gennaio 2011. La portavoce del Dipartimento di Stato, Preet Shah, ha detto che il documento contiene alcune incoerenze e che non sarà reso pubblico fino a quando non saranno risolti. Il timore però è che i nuovi dati possano ostacolare il multimiliardario sforzo per la ricostruzione ad Haiti.

Il documento ipotizza che furono circa 895mila le persone che si trasferirono nelle tendopoli attorno alla capitale subito dopo il sisma (il rapporto dell'Oim, l'Organizzazione Internazionale per i migranti, parlava invece di 1,5 milioni) 375mila circa quelli che ancora vivono in tende (contro i 680mila dell'Oim), e che anche le macerie attorno alla capitale erano significativamente minori di quanto non ci si potesse attendere.
Il terremoto di 7 gradi di intensità che nel gennaio 2010 fece tremare Haiti, mise in moto un colossale sforzo di aiuti internazionali, che portarono tra l'altro allo stanziamento di quasi 4 miliardi di euro, raccolti durante la conferenza dei donatori dello scorso anno.