20 agosto 2008

Un oculista italiano volontario tra i bambini di Solidaria in Mozambico


Gli interventi di Solidaria, come è noto tra i sostenitori, includono diverse aree (educazione, nutrizione e sostegno sanitario) con l’obiettivo di favorire lo sviluppo integrale e consentire una corretta crescita. Tuttavia questo processo a volte è ostacolato da variabili quali gli aspetti culturali, la difficoltà ad usufruire dei servizi sanitari o la malnutrizione. La carenza di vitamine dovuta ad un’alimentazione inadeguata può infatti provocare seri problemi di salute. In particolare la mancanza di ferro danneggia lo sviluppo cognitivo del bambino, diminuisce il quoziente d’intelligenza, favorisce gravi malattie tra cui l’inibizione della crescita e la funzione visiva. Nei casi più seri di deficit vitaminico possono esservi danni permanenti alla cornea che possono condurre alla cecità totale.

Per verificare lo stato di salute visivo dei bambini inseriti nei progetti di sostegno a distanza che Solidaria sta attivando in Mozambico attraverso l’organizzazione locale Acção Solidariedade (Azione Solidarietà), nei giorni scorsi è iniziato un vasto programma di visite oculistiche che interesseranno tutte le località in cui sono implementati i progetti di sostegno, grazie alla disponibilità del dottor Paolo Angeletti di Sanremo.
Nelle località sino ad oggi visitate, Metuchira e Kufakulipo (provincia di Sofala), sono stati riscontrati diversi casi di congiuntivite e tracoma oltre ad alcuni casi di cecità irreversibile, dovuti appunto al deficit vitaminico. I bambini affetti da malattie visive vengono curati nella divisione oculistica dell’ospedale di Beira.
Solidaria ringrazia il dottor Angeletti per l’impegno e la dedizione con cui sta svolgendo il suo intervento in questa iniziativa che ha lo scopo di consentire il raggiungimento di soddisfacenti condizioni di salute dei minori inseriti nei programmi di sostegno.



Nella località di Metuchira



Nella località di Kufakulipo


Il Dottor Angeletti, il coordinatore di Acção Solidariedade e il rappresentante dell'Acção Social per la provincia di Sofala


Ogni anno malattie e malnutrizione uccidono quasi 10 milioni di bambini di età inferiore a 5 anni, e in metà dei casi i decessi si concentrano nelle prime settimane di vita. In alcuni paesi dell'Africa subsahariana, la mortalità infantile è talmente elevata che un quinto dei bambini muoiono prima di compiere cinque anni: un tasso cinquanta volte superiore a quello che si registra in Italia.
Tra i bambini che sopravvivono alle malattie, molti crescono con ritardi fisici o mentali, senza riuscire a sviluppare appieno le proprie potenzialità. Sette volte su dieci le cause della mortalità infantile sono malattie facilmente curabili, come il morbillo, la malaria o le infezioni dell'apparato respiratorio. In metà dei casi, gli effetti della malattia sono resi letali da uno stato di debilitazione complessiva dovuto alla denutrizione o a carenze vitaminiche. La denutrizione è spesso dovuta anche alla carenza di micronutrienti: vitamine e minerali essenziali come il ferro, lo iodio e lo zinco. Queste carenze incidono particolarmente sulla crescita e impediscono il normale sviluppo fisico e mentale del bambino causando ritardi nell'apprendimento e quindi nella scolarizzazione.
Nei paesi industrializzati quasi nessun bambino muore più per simili ragioni. Non è dunque errato affermare che dietro alla morte per malattia di un bambino vi è quasi sempre la povertà.