L'uragano Noel ha lasciato l'area caraibica e sta attraversando l'oceano Atlantico in direzione del Canada, dopo aver causato alluvioni che hanno provocato oltre un centinaio di morti solo ad Haiti e nella Repubblica Dominicana. Entro le prime ore di domenica dovrebbe investire la regione canadese della Nova Scotia con venti impetuosi ma ormai degradato a tempesta tropicale.
La situazione più grave si è registrata nella Repubblica Dominicana con 79 morti e 43 dispersi a cui si aggiungono 65mila sfollati. Aiuti sono stati annunciati dagli Usa, dall'Unione Europea e dal Pam (Programma Alimentare Mondiale) che dipende dell'Onu. Emergenza anche nella regione messicana di Tabasco, dove più di 300mila persone sono rimaste isolate per le inondazioni. Il ricco stato petrolifero, grande quanto il Belgio, è per l'80 per cento sotto il livello dell'acqua e si temono epidemie, come la febbre dengue.
Abbiamo ristabilito le comunicazioni con il centro di Barahona, isolato da diversi giorni: i bambini e le loro famiglie che stiamo sostenendo stanno bene.
Per quanto riguarda la Repubblica Dominicana, i nostri referenti sono riusciti a mettersi in contatto con gli animatori locali della località di Barahona, colpita dall'uragano, e di cui non si avevano notizie da diversi giorni.
Ristabiliti i contatti con il nostro centro, abbiamo ricevuto conferma che tutti i minori che stiamo sostenendo e le loro famiglie stanno bene ed anche le loro abitazioni non hanno fortunatamente subito gravi danni, a parte l'inondazione causata dallo straripamento di alcuni torrenti. Le autorità hanno comunicato che nei prossimi giorni anche le scuole riapriranno.
La situazione più grave si è registrata nella Repubblica Dominicana con 79 morti e 43 dispersi a cui si aggiungono 65mila sfollati. Aiuti sono stati annunciati dagli Usa, dall'Unione Europea e dal Pam (Programma Alimentare Mondiale) che dipende dell'Onu. Emergenza anche nella regione messicana di Tabasco, dove più di 300mila persone sono rimaste isolate per le inondazioni. Il ricco stato petrolifero, grande quanto il Belgio, è per l'80 per cento sotto il livello dell'acqua e si temono epidemie, come la febbre dengue.
Abbiamo ristabilito le comunicazioni con il centro di Barahona, isolato da diversi giorni: i bambini e le loro famiglie che stiamo sostenendo stanno bene.
Per quanto riguarda la Repubblica Dominicana, i nostri referenti sono riusciti a mettersi in contatto con gli animatori locali della località di Barahona, colpita dall'uragano, e di cui non si avevano notizie da diversi giorni.
Ristabiliti i contatti con il nostro centro, abbiamo ricevuto conferma che tutti i minori che stiamo sostenendo e le loro famiglie stanno bene ed anche le loro abitazioni non hanno fortunatamente subito gravi danni, a parte l'inondazione causata dallo straripamento di alcuni torrenti. Le autorità hanno comunicato che nei prossimi giorni anche le scuole riapriranno.
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